È tempo di mettere in discussione l’idea che siamo esseri speciali e distinti da altre forme di vita. Il lavoro dell’antropologo Eduardo Kohn tra i Runa dell’Alta Amazzonia, uno degli ecosistemi più complessi al mondo, fa collassare il tradizionale punto di vista occidentale di stampo antropocentrico. Ma ciò può rappresentare un’opportunità: approfondendo come le nostre vite e quelle degli altri viventi siano inestricabilmente interconnesse nella grande rete della foresta, davanti a noi si dischiudono nuove visioni ispirate alla catena delle interrelazioni e al linguaggio con cui il resto del mondo parla e ci parla.