Il lavoro della terra coinvolge un numero consistente di donne e di stranieri, spesso irregolari. Una manodopera particolarmente vulnerabile, utilizzata spesso in condizioni di sfruttamento e destinata a crescere in conseguenza dei cambiamenti climatici e dell’aumento dei cosiddetti migranti ambientali. Quale impatto avranno questi fenomeni sulle condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici della terra? E, soprattutto, quali misure possono essere adottate per un lavoro più dignitoso e che, nel contempo, garantisca un ambiente sano? E quali sono le buone prassi che possono farci affrontare questa sfida?