Le nostre vite che si incrociano, si fondono, si aiutano, quaggiù sulla terra: questo è il sacro quotidiano.
Sacro è un filo d’erba, una lumaca, l’innocenza di un animale, un paese abbandonato. Il poeta Franco Arminio, inventore della paesologia, ci porta dentro il nostro vivere quotidiano e la sua geografia per renderci visibile l’invisibile.
A Roma non piove da tre anni e la mancanza d’acqua stravolge regole e abitudini. Le esistenze dei protagonisti sono legate in un unico disegno beffardo e tragico, mentre cercano ognuno la propria redenzione. Il film ha ottenuto 5 candidature ai Nastri d’Argento, 4 candidature e 2 premi ai David di Donatello.