La fiducia è un segno di umanità. Ci rimanda alla fragilità e alla ricchezza della nostra condizione. Se l’uomo ha bisogno di fidarsi degli altri è perché non è onnipotente. E, per vivere insieme, bisogna imparare a contare sugli altri e a fidarsi di loro. Se nessuno si fidasse di nessuno, infatti, non sarebbe nemmeno possibile prendere in considerazione l’esistenza di una comunità. Nel momento in cui mi fido, faccio una scommessa; nulla mi garantisce che sarà vincente, posso anche perdere. Ma scommettendo mi concedo almeno la possibilità di scoprire l’altro e, ancor più, di scoprire me stesso. La scommessa della fiducia è la scommessa dell’uomo.
A Roma non piove da tre anni e la mancanza d’acqua stravolge regole e abitudini. Le esistenze dei protagonisti sono legate in un unico disegno beffardo e tragico, mentre cercano ognuno la propria redenzione. Il film ha ottenuto 5 candidature ai Nastri d’Argento, 4 candidature e 2 premi ai David di Donatello.