Unica e condivisa nei secoli è l’esperienza dello stupore assoluto che ogni uomo prova rispetto alla maestà soverchiante dell’universo. Differenti le reazioni a questa esperienza: mistero insondabile e spia suprema del sacro o materia sondabile e di scoperta infinita da parte della scienza. Il teologo Vito Mancuso e l’astrofisica Ersilia Vaudo Scarpetta ci faranno compiere entrambe le esperienze. Perché come scriveva Einstein: «Ritengo che il sentimento religioso cosmico sia il più forte e nobile incitamento alla ricerca scientifica».
A Roma non piove da tre anni e la mancanza d’acqua stravolge regole e abitudini. Le esistenze dei protagonisti sono legate in un unico disegno beffardo e tragico, mentre cercano ognuno la propria redenzione. Il film ha ottenuto 5 candidature ai Nastri d’Argento, 4 candidature e 2 premi ai David di Donatello.